Mi sono sempre chiesto nell’individuare una linea guida su come svolgere il mio lavoro, quale fosse la carta vincente da giocare per poter fare centro ed ottenere precisamente i risultati prefissati. Il sogno di ogni professionista o lavoratore con ambizione.
Nella ristorazione, come in ogni lavoro, si adottano varie strategie e vari approcci alla professione, c’è chi lo impronta come un puro business, orientandosi su una stringente analisi di costi-benefici, c’è chi lo vive come una passione animata da un fuoco interiore totalmente artistico e irrazionale, chi si dedica alla ricerca costante di prodotti nuovi, di macchinari nuovi, di trend nuovi e così via.
Noi nel nostro piccolo abbiamo deciso di porre al centro della nostra idea di ristorazione tre concetti fondamentali:
- la qualità della materia prima
- la pulizia e la sicurezza
- l’ospite e la fiducia
La materia prima è l’elemento centrale della cucina, a cui prestare la massima attenzione, il protagonista principale del piatto. E’ quella scintilla che accende l’animo e che differenzia lo sfamarsi dalla pietanza. L’obiettivo di uno chef è trovare il perfetto equilibrio in ogni preparazione, avere una sensibilità nel valorizzare una materia prima senza stravolgerne sapori e peculiarità. Cerchiamo di mettere in pratica tutto questo cercando sempre di mantenere alto il livello di ciò che scegliamo per poi poterlo condividere con i nostri clienti. La condivisione è proprio un elemento fondamentale della nostra concezione di cucina perché non c’è niente di più gratificante di far provare a qualcun altro la bontà di un prodotto di cui tu per primo ti sei innamorato.
La pulizia e la sicurezza sono come un’assicurazione nei confronti dei miei ospiti. Solo questi due presupposti permettono di somministrare qualcosa di così delicato come il cibo, che per molti oggi diventa un’esigenza addirittura di salute, per via di intolleranze o allergie. Sapere di mangiare in un luogo da considerare familiare, domestico, il classico “sentirsi a casa”, si fonda non solo sull’esperienza o sulla sintonia, ma proprio sulla pulizia e sulla sicurezza, e credo che questo davvero non abbia prezzo specialmente al giorno d’oggi.
“Ospite” è un termine che di rado viene utilizzato a livello enogastronomico e credo che vada profondamente riscoperto. Chiunque varchi la nostra soglia è una persona a cui intendo rivolgere lo stesso trattamento che vorrei avere io stesso entrando nel mio ristorante. Ed è proprio questo su cui abbiamo improntato la nostra filosofia di fare cucina, ovvero dare la possibilità a chiunque di poter avere fiducia in noi e nel nostro lavoro. Avere la garanzia che durante la tua visita ti sarà consigliato il meglio in maniera totalmente disinteressata, e che avrai l’attenzione nel saperti capire e consigliare il prodotto giusto per il tuo gusto.
Questo è il nostro modo, questo siamo noi.